Proposte UNAPPA: interventi urgenti

AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
Prof. Giuseppe Conte
A TUTTO IL GOVERNO
Ministri competenti

 

Oggetto: Emergenza Coronavirus – interventi urgenti


Egregio Presidente, Ministri, come prima cosa il mio personale ringraziamento e quello della categoria che rappresento. Possiamo immaginare la difficoltà del momento e la grande responsabilità alla quale mai, prima d’ora negli anni recenti, un Governo è stato sottoposto. A nostro avviso le azioni poste in essere, pur con i limiti che ognuno di noi vorrebbe superare, vanno nella direzione giusta e a tal fine ci preme fornire il nostro umile punto di vista e appoggio. Il punto di vista, e il consiglio, di quel mondo, silenzioso e che ha poca voce verso le istituzioni, ma grande efficacia nel sistema Paese. Quel mondo di lavoratori spesso inascoltati o meglio, faticosamente ascoltati, dove opera anche il nostro segmento professionale. A tal fine ci sentiamo di dover dare il nostro contributo nella speranza che possano essere di aiuto.


Per questo ci preme fornire alcune indicazioni che riteniamo importanti, e in particolare per chi come noi opera nell’ambito delle “pratiche amministrative” e si interfaccia ogni giorno con il tema, spinoso, dell’adempimento. Quello, quelli in realtà, alla quale ogni soggetto economico deve assoggettarsi per aprire, modificare, chiudere una impresa, gestire correntemente una attività. E’ quel contesto quotidiano che è la burocrazia in cui si opera con tempi contingentati e modalità spesso difficoltose, malgrado i passi avanti negli ultimi anni anche spostando sul digitale molte pratiche.

 

Oggi arrivano i decreti che obbligano alla chiusura di molte attività o al loro ridimensionamento, e questo lo riteniamo giusto, anzi a nostro avviso forse dovrà essere ancora più incisivo. Ridotta mobilità, impossibilità a gestire alcuni adempimenti magari già in corso, ecc., rischiano di far scattare “sanzioni” e respingimenti di pratiche in corso. Tra l’altro sanzioni spesso ininfluenti dal punto di vista finanziario ed economico, ma dal fortissimo impatto emotivo che oggi è già sottoposto a forte stress


Per questo proponiamo con urgenza – utilità generale:

  • blocco dei termini e relative sanzioni di tutti gli adempimenti amministrativi da svolgere presso le pubbliche amministrazioni competenti, anche quelli che prevedono l’inoltro telematico. Blocco che deve interessare anche pratiche già avviate per le quali è in corso eventuale richiesta di aggiornamenti documentali, tecnici, o di altra natura per i quali è possibile l’applicazione di sanzioni in caso di mancato rispetto di termini.

 

Abbiamo poi altre necessità, alcune di queste già risolte parzialmente con i vari decreti emessi in queste settimane, ma quello che più preoccupa è l’applicazione di queste nuove regole affinché tutti possano effettivamente beneficiarne. Non possiamo non tenere presente della condizione delle micro e piccole imprese, di professionisti vari o autonomi come meglio vengono definiti, in generale quelle strutture che spesso non sono organizzate o avvezze all’uso di cassa integrazione e strumenti simili. Il timore forte che sia poi la parte applicativa che potrebbe essere invasiva e non tenere conto di queste situazioni. Un passo avanti, anche se a tutt’oggi non è molto chiaro il superamento del numero minimo di dipendenti e gli accordi sindacali.

Per questo tema proponiamo di utilità generale:

 

  • Definire con precisione i passaggi che dovranno essere attuati e ove possibile coinvolgere le nostre associazioni datoriali anche quando non inquadrate nel sistema della “grande rappresentanza” che tra l’altro sono le uniche che conosco il proprio settore e il nostro nello specifico non ha nemmeno contratti di lavoro idonei. Pertanto eliminare obbligo di accordi sindacali perle micro imprese fino almeno a 20 dipendenti.

 

  • Inserire il concetto di cassa integrazione parziale. Nessuna attività professionale potrà permettersi di azzerare la propria attività e servizio, anche quando, come già sta avvenendo in questi giorni, lo stesso fosse antieconomico ma garantito solo per l’aspetto fiduciario ed etico che ogni professionista ha verso il proprio cliente.


Sono stati inseriti già molti sussidi a mediare la grande difficoltà finanziaria ed economica in corso e quella che ancora dovremo subire nei mesi a venire. Provvedimenti utili che hanno dato un segno a molte categorie.

Purtroppo sono però state esclusi da questi provvedimenti tutti quegli imprenditori, spesso amministratori e soci, operativi, delle aziende.

In particolare questa esclusione tocca direttamene l’imprenditore tipo, quello operativo nelle imprese che formano il tessuto imprenditoriale nazionale per lo più micro e piccole imprese, ma riteniamo che il principio debba valere per tutti. E’ stato escluso colui che garantisce lavoro e sostentamento a molte famiglie. Siamo certi che questo non sia voluto ma semplicemente non considerato al momento e certi che valga per tutti lo stesso principio che è stato più volte affermato e cioè, che nessuno dovrà rimanere indietro.

Per questo proponiamo di definire tra i soggetti destinatari:

  • Amministratori e soci operativi di micro e piccole aziende, definendo nel caso limitazioni o regole per l’accesso che dovrà essere inibito a coloro che hanno subito condanne per peculato, evasione fiscale e contributiva, e altre tipologie di reato di tipo fiscale e tributario nonché banca rotta e simili. E in ogni caso, per eventuali situazioni in cui non ci siano stati ancora giudizi definiti, definire modalità per usufruire dell’eventuale contributo successivamente.

 

Obiettivamente dalla lettura dei provvedimenti riteniamo siano stati previsti molti interventi e questo è positivo, ma ci preme segnalare quelli che a nostro avviso sono molto importanti.


Proponiamo:

 

  • Sospensione degli adempimenti tributari e previdenziali
  • Sospensione per l’intero anno o quantomeno per il periodo di “crisi” della doppia imposizione contribuita dovuta da Amministratori e soci di società obbligate al versamento della gestione “commercianti”
  • Proponiamo poi una premialità sotto forma di credito di imposta per gli anni a venire per coloro che invece non intenderanno beneficiare delle sospensioni e intendano pagare comunque.
  • Sospensione di termini per le liti in corso presso le Commissioni Tributarie e/o Agenzia delle Entrate
  • Esclusione o sospensione dei parametri previsti per l’applicazione degli indici sintetici di affidabilità (ex studi di settore).

 

Non possiamo cogliere l’occasione per i settori investiti da questo problema e per il Paese di incidere anche sull’innovazione del Paese.

Proponiamo a tal proposito:

 

  • Estensione di tutti i servizi pubblici al livello telematico coinvolgendo tutte le organizzazioni di rappresentanza per definire un approccio tecnico e normativo idoneo.
  • Eliminazione dei veti, tutt’ora presenti e antistorici, per l’accesso ai servizi telematici, nostra proposta “Procuratore Telematico” che pochi giorni fa ha visto approvare un ordine del giorno presso la Commissione Affari costituzionali numero A.S. 1729 al DL 162/2019). Riteniamo sia importante una ridefinizione del tema della “delega” previsto da una norma in vigore ma parzialmente applicata. Un provvedimento in questa direzione porterebbe avrebbe un effetto immediato sulla semplificazione e a riguardo del nostro settore un incremento di investimenti e sviluppo di nuove attività con conseguente aumento della base di occupati già oggi assestata intorno alle diecimila imprese censite.

Siamo certi dell’attenzione e disponibili a fornire eventuali informazioni aggiuntive. Riteniamo che in questo momento di crisi e problema per il Paese nella sua interezza sia possibile non solo risolvere il problema ma anche guardare oltre è uscire rafforzati che possa anche puntare ad un nuovo sviluppo del nostro Paese. Porgo distinti saluti.

 

UNAPPA
Presidente
Nicola Testa

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